In libreria l’esordio letterario (edito da Imprimatur) di Elena Ballerini. conduttrice Rai da quattro anni nel cast del programma “Mezzogiorno in famiglia”.
“Esiste un potere che domina su tutti: il sesso”. Elena Ballerini affronta in un saggio “Come non darla… vinta” il trinomio sesso- potere-libertà ai giorni nostri.
Un libro che potrebbe, data la grande attualità dell’argomento, far parlare molto. “Come non darla… vinta” scandaglia il presente con il quale devono misurarsi le donne in cerca di un posto nel mondo e che per raggiungere il quale abbiano bisogno dell’approvazione di terzi appartenenti al genere maschile, fornendo strategie inedite per raggiungere ugualmente l’obiettivo prefissato. Questo saggio insegna a divincolarsi da morse sgradite da parte di soggetti che godono di una certa influenza.
“Come non darla… vinta”: nel titolo c’è già una provocazione…
La provocazione mentale è l’arma più potente di cui dispone una donna. Provocare una mente significa anche riuscire a gestirla perché innescando una curiosità si può richiamare la giusta attenzione. La provocazione mentale non ha nulla a che vedere con quella fisica. Facilita il controllo delle situazioni e anche delle scelte altrui che possano influenzare le nostre.
Una sorta di manipolazione mentale ?
Non la definirei così. Ma la chiamerei piuttosto libertà di essere, di scegliere, di dare e di togliere senza le recinzioni del perbenismo collettivo. Anche la libertà è un potere.
Il più grande potere però nel saggio viene identificato nel sesso…
Soldi, libertà, giovinezza, non sono altro che strumenti per raggiungere l’intramontabile fine del sesso. Il modo per utilizzarlo meglio è quello di non utilizzarlo affatto. D’Annunzio diceva : “il sesso disperde l’attrazione “. Probabilmente disperde anche l’attenzione.
Quanto conta la morale ai giorni nostri ?
La morale banalizza i termini di qualunque condizione ed è spesso peggio dell’oggetto stesso della disquisizione. Nel mio libro mi sono tenuta molto distante dal moralizzare le scelte che può compiere ciascuno di noi. La libertà di essere è inviolabile .
Come ti poni rispetto al caso Weinstein ? Ti senti più vicina a Catherine Deneuve o ad Asia Argento?
Le molestie fisiche, se comprovate, devono essere denunciate nelle apposite sedi legali sia quando riguardano personaggi famosi che non famosi. Diverso è il confine per quelle che si possono chiamare molestie psicologiche. La realtà è una questione di percezione e talvolta possiamo essere noi stessi gli arbitri di un rapporto in cui i presupposti iniziali sono basati sulla tirannia di un forte su un debole. Essere la parte debole può provocare una frattura troppo forte nel nostro ego tanto da non renderci più capaci di comportarci come non avremmo voluto. Tutto questo per assecondare il potere . Il potere non deve essere per forza assecondato ma può essere anche ironicamente aggirato. In fondo non c’è una sola ultima spiaggia; si può sempre trovare un’altra strada che abbia un’altra soluzione.
Nel tuo saggio ci sono molti riferimenti al mondo delle fiabe. Come mai l’accostamento delle fiabe ad un tema come quello trattato?
Molte donne oggi non riescono più a sentirsi principesse. La mercificazione dell’immagine ha portato molte a cercare di essere un’eroina sulle riviste patinate piuttosto che protagoniste della propria favola… io credo che la volontà di autodeterminarsi possa condurci verso quel lieto fine per cui stiamo lottando.
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