Luca Tommassini, ballerino, coreografo, attore, autore e regista, è il direttore artistico e l’anima di X Factor fin dalla prima edizione. Noto per la sua originalità e competenza a livello internazionale, ha lavorato con tutte le più grandi star del pianeta, da Madonna a Michael Jackson, Prince, Whitney Houston, Luciano Pavarotti, Katie Perry, per nominarne solo alcuni. Oltre a curare la direzione artistica di eventi mondiali, come gli MTV Europe Music Awards e molti altri, ha creato l’immagine di star in tutto il mondo. Lifestyleblog.it lo ha intervistato in occasione dell’uscita del suo libro di esordio “Fattore T – L’inafferrabile ricetta del Talento”
Come nasce l’idea di questo libro?
Nasce dalla voglia di rispondere a tutte le domande che ho raccolto negli ultimi anni. Mi sono reso conto che potevo dare una mano ai giovani, motivarli, insegnare e dare a loro un senso alla lotta che si fa tutti i giorni, mettendo a disposizione la mia esperienza di vita e lavoro. E’servito anche a me, per fare ordine nella mia vita. E’ stato piacevole più di quanto mi aspettassi.
Giovani che forse oggi leggono meno. E’ d’accordo?
Penso che leggano meno perché si sta di più sul computer o su internet. Anche io mi ritrovo a leggere spesso attraverso il web poiché tutte le ricerche sono più veloci e pratiche, però il fascino del libro c’è sempre. Vedo che in tanti lo stanno comprando, che tanti stanno scrivendo. Su instagram e facebook sto raccogliendo testimonianze di chi legge il libro, anche giovani, ed è piacevole questo.
Avevo poche copie, ne ho mandata una nell’host dei ragazzi di X-Factor e se lo stanno sbranando (sorride, ndr). Vedo che iniziando a leggerlo hanno molto entusiasmo, tutti vogliono parlare del libro delle avventure scoperte. Sembra che funzioni molto, sono contento: sembra che l’obiettivo lo abbiamo raggiunto.
Dove è possibile trovare il libro? Esiste anche una versione digitale?
Si, c’è anche in formato digitale oltre che è presente in tutte le librerie, incredibilmente: mai avrei pensato di avere un libro da promuovere nelle librerie ed anche in versione digitale. Addirittura, avendo lavorato anche all’estero con cantanti famosi in tutto il mondo, mi stanno scrivendo in tanti per sapere se è previsto in altre lingue. Ho detto loro di accontentarsi che c’è in italiano, mi sembra tanto (ride, ndr). Poi chissà…
Tre buoni motivi per acquistarlo?
Secondo me è un ottimo regalo: per chi vuole sognare, per chi ha paura di sognare e per chi vuole realizzare i propri sogni.
Ha parlato di X-Factor: come sta andando questa nuova edizione?
La mia percezione è che sia il più bello della storia, non lo dico perché l’ultima è sempre la più bella ma proprio perché sembra che i consensi siano più corali, anche sull’estetica del programma e sulla ricerca che faccio da tanti anni. Cerco di immergere su questo palcoscenico per renderlo sempre più sperimentale, unendo tecniche, tecnologie e strategie che non appartengono alla televisione. Questa cosa sta premiando, per cui secondo me va benissimo.
Ritiene che i talent, tra cui appunto X-Factor, stiano togliendo il posto al Festival di Sanremo? Soprattutto nell’ambito dei giovani…
Penso che il Festival di Sanremo abbia bisogno non tanto di un presentatore nuovo quanto di rinnovarsi nelle sue radici, cercare un linguaggio più nuovo perché non parla ai giovani. Non c’è interesse a vederlo se non per la famiglia: sembra appartenere a chi lo ha vissuto tanti anni fa nel momenti di gloria. Sarebbe bello se si pensasse a riportare la festa nelle case della gente: purtroppo è una critica che devo fare perché anche io non lo guardo volentieri. Il Festival deve rispecchiare la società e i tempi. Le cose cambiano, per fortuna, e devono cambiare: bisogna evolversi. Rimanere a qualcosa che è stato un successo tanti anni fa, anche come formula, è sbagliato.
Carlo Conti sta riuscendo a svecchiare un po’ la kermesse canora…
Ha fatto un ottimo festival, rispettando la parte tradizionale. Ci sarebbe bisogno di rischiare un po’ di più. Ci vorrebbe più coraggio anche da parte di chi gestisce.
Tornando a parlare di Luca Tommassini, quali sono i progetti per il futuro?
Sto lavorando da tempo nel beccare la sceneggiatura giusta per fare un film giusto: è un passaggio delicato. Nel frattempo continuerò a lavorare nel cinema e nella musica. Nel cinema come coreografo, spero presto anche come regista. Uscirà a marzo “Un bacio”, un film che ho coreografato, per la regia di Ivan Cotroneo, a cui tengo moltissimo. Ci sarà anche un altro film ed un bel po’ di cose. Hho firmato per tre anni con X-Factor, quindi diciamo che sono già abbastanza impegnato.
Avrai anche un po’ di tempo libero. Come ami trascorrerlo?
Mi piace viaggiare molto, andare in posti dove non sono mai stato ma anche dove ci sono stato bene come Cuba. Nel frattempo mi piace essere impegnato, mi è tornata voglia di fare: sono gasato e voglio approfittare di questo. Sono felice quando lavoro perché mi piace realizzare cose.
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