Con Studio Universal mi univa già una bella collaborazione: insieme abbiamo realizzato con successo alcuni dei miei CineCocktail – Incontri ravvicinati del miglior tipo: Cinema, Cocktail e Chiacchiere in libertà a Venezia, ospitando nomi quali Lina Wertmuller e Giancarlo Giannini. Sono felice che mi abbiano scelto per la conduzione di MY STUDIO, un programma di cui sono anche co-autore, che parte da una domanda fondamentale: qual è il film che ha segnato la tua vita in modo indelebile? Ognuno di noi ne ha almeno uno. Io poi ne ho tantissimi, non faccio testo!

Intanto vi svelo il titolo che ha scelto: Quarto potere, il capolavoro di Orson Welles. Aveva solo 25 anni quando girò e interpretò questo film, eppure cambiò per sempre la storia del cinema! Pierfrancesco, oltre ad essere il grande attore che tutti conosciamo, ha dimostrato di possedere uno spessore culturale ma soprattutto umano fuori dal normale: ha coinvolto, interessato, divertito, deliziato, in una parola estasiato tutto il pubblico presente! Non vedo l’ora che vediate la puntata.

Leonardo Di Caprio. Ma temo preferisca la compagnia di qualche super modella del momento…

Dalla passione che ho sempre avuto – vai a capire perché – nel raccontare storie. Ho iniziato a scrivere a 5 anni e non ho più smesso. A 18 ho pubblicato un romanzo, a cui hanno fatto seguito una serie di racconti, sceneggiature, soggetti. Il giornalismo è nato come percorso di raccontare nuove storie, ho iniziato presto, prestissimo, e fatto tantissima gavetta. E oggi continuo: imparare mi piace e non mi stanco mai.

Dipende cosa intende per “maggiori”. A 16 era fondare un giornale scolastico freepress che fosse davvero per tutti, a 18 scoprire che il mio primo romanzo era già alla terza ristampa, a 20 un servizio giornalistico di più pagine pubblicato su un grosso mensile nazionale, a 25 un format, CineCocktail, che smetteva di essere solo un’idea e diventava una realtà a Venezia e poi girava l’Europa con ospiti da John Turturro a Michael Madsen. Oggi a 30 direi la conduzione del mio primo programma tv tutto incentrato sull’arte che amo di più, quella cinematografica. La verità? Se dovessi rispondere una cosa sola, sceglierei la gioia negli occhi dei miei nipotini mentre mi guardano in tv e mi dicono: “Zia, come fai a essere sia lì dentro che qui con noi?”. Ecco, le soddisfazioni vere per me sono queste.

Stanca ma felice. Mi basterebbe continuare a fare ciò che amo, con più facilità e meno ostacoli. Ma chissà, magari poi scopro che c’è meno gusto!

(La foto di Claudia Catalli è stata scattata da Adolfo Franzò)